Insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, approvato da Fda nuovo trattamento
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Il 18 maggio 2020 l’Aifa ha reso noto, nella rubrica Pillole dal Mondo, dell’approvazione dell’Fda di Farxiga nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta. Il medicinale, a base di dapagliflozin, era già stato approvato dall’ente governativo statunitense per il trattamento del diabete mellito di tipo 2. Il farmaco si presenta in forma di compresse per uso orale e l’utilizzo è destinato ad una popolazione adulta di pazienti con riduzione della frazione di eiezione, con l’obiettivo di diminuire i casi di ricovero per insufficienza cardiaca e di morte cardiovascolare.
«Farxiga – si legge nella nota – è il primo medicinale della classe degli inibitori del co-trasportatore di sodio-glucosio 2 (SGLT2) a essere approvato per trattare gli adulti con insufficienza cardiaca funzionale di classe II-IV della New York Heart Association (NYHA) con frazione di eiezione ridotta». L’agenzia rileva inoltre che «la sicurezza e l’efficacia del medicinale sono state valutate in uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, su 4.744 partecipanti, con età media di 66 anni e in prevalenza uomini (77%). Per determinare l’efficacia del farmaco, i ricercatori hanno esaminato il verificarsi di morte cardiovascolare, ospedalizzazione o visite urgenti per insufficienza cardiaca. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale per ricevere una dose giornaliera di 10 mg di Farxiga o un placebo». L’Aifa riporta che a circa 18 mesi dall’inizio dello studio, sia decessi che ospedalizzazioni e visite urgenti per insufficienza cardiaca sono risultati inferiori tra i pazienti trattati rispetto ai controlli con placebo.